Cuba Dollar history. La penalizzazione del dollaro a Cuba.
- rulfop
- Jan 9
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Updated: Apr 18
La penalizzazione del dollaro a Cuba: un viaggio storico dal 1990 al 2025
La storia del dollaro a Cuba è un capitolo complesso e ricco di eventi, segnato da decisioni economiche drastiche e conseguenze sociali profonde. Per comprendere appieno l'evoluzione delle politiche monetarie cubane, è fondamentale partire dagli anni '90, un periodo cruciale nella storia dell'isola.
Il "Periodo Especial" e la proibizione del dollaro (1990-1993)
All'inizio degli anni '90, Cuba entrò in una delle crisi economiche più gravi della sua storia, nota come "Periodo Especial". Questo periodo fu innescato dal crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, che aveva rappresentato fino a quel momento il principale partner economico e fonte di sostegno finanziario per l'isola. Con la scomparsa del blocco sovietico, Cuba si trovò improvvisamente priva di forniture di petrolio, materie prime e mercati di esportazione garantiti, provocando una paralisi economica quasi totale.
In questo contesto, il governo cubano adottò misure drastiche per mantenere il controllo sull'economia. Tra queste, vi era la proibizione assoluta del possesso e dell'uso di valuta estera da parte dei cittadini cubani. Il possesso di dollari statunitensi era considerato un reato grave, punibile con la detenzione. Questa politica mirava a limitare l'influenza del capitale straniero sull'economia interna e a preservare la sovranità economica del paese.
Molti cubani, nonostante il divieto, cercavano di ottenere dollari attraverso canali illegali, come il mercato nero o le rimesse inviate dai parenti all'estero. Tuttavia, il rischio di essere scoperti e arrestati era alto, e numerose persone finirono in carcere per il semplice possesso di valuta estera. Questa situazione creò un clima di paura e tensione sociale, aggravato dalla scarsità di beni di prima necessità e dalla crescente povertà.
La legalizzazione del dollaro (1993-2004)
Nel 1993, di fronte al peggioramento della crisi economica e alla necessità di attrarre valuta estera, il governo cubano decise di legalizzare il possesso del dollaro statunitense. Questa misura rappresentò una svolta significativa nella politica economica del paese. La legalizzazione del dollaro consentì ai cubani di ricevere rimesse dall'estero in modo legale e di utilizzarle per acquistare beni nei negozi specializzati, detti "dollar shops".
Questa apertura permise a molte famiglie di migliorare leggermente le proprie condizioni di vita grazie al sostegno economico dei parenti emigrati. Tuttavia, creò anche nuove disuguaglianze sociali, poiché solo una parte della popolazione aveva accesso a queste risorse in dollari. La dualità monetaria, con la coesistenza del peso cubano (CUP) e del dollaro statunitense, divenne una caratteristica distintiva dell'economia cubana in questo periodo.
Il ritorno al peso e l'introduzione del CUC (2004-2021)
Nel 2004, in risposta all'inasprimento delle sanzioni statunitensi e per riaffermare il controllo sull'economia nazionale, il governo cubano decise di eliminare l'uso del dollaro nelle transazioni interne. Al suo posto venne introdotto il peso convertibile (CUC), una valuta creata appositamente per sostituire il dollaro nei negozi e nelle attività commerciali. Il cambio ufficiale tra il CUC e il dollaro era fissato a un rapporto di 1:1, ma con l'aggiunta di una tassa del 10% sulle transazioni in dollari.
Questa decisione, sebbene mirata a ridurre la dipendenza dal dollaro e a rafforzare la sovranità economica, provocò ulteriori difficoltà per la popolazione. La tassa del 10% sulle transazioni in dollari rappresentava un onere significativo per chi riceveva rimesse dall'estero, riducendo il potere d'acquisto delle famiglie. Inoltre, la dualità monetaria continuò a generare inefficienze e squilibri nell'economia.
L'unificazione monetaria e il futuro del dollaro a Cuba (2021-2025)
Nel gennaio 2021, il governo cubano avviò un'importante riforma monetaria, eliminando il peso convertibile (CUC) e stabilendo un tasso di cambio unico di 24 pesos cubani (CUP) per 1 dollaro statunitense. Questa misura segnò la fine della dualità monetaria e mirava a semplificare il sistema economico e a stimolare la produzione nazionale.
Tuttavia, l'unificazione monetaria non risolse immediatamente i problemi economici dell'isola. L'inflazione aumentò rapidamente, erodendo il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. Nel frattempo, il mercato nero continuò a prosperare, con un tasso di cambio non ufficiale che superava di gran lunga quello ufficiale.
Nel 2024, il governo cubano annunciò l'introduzione di un regime di cambio flessibile, abbandonando il tasso fisso con il dollaro. Questa decisione fu motivata dalla necessità di adattarsi alle condizioni economiche interne ed esterne e di contrastare il mercato nero dei cambi. L'obiettivo era quello di stabilizzare l'economia e di attrarre nuovi investimenti stranieri, ma le sfide da affrontare restavano enormi.
La storia del dollaro a Cuba, dal 1990 al 2025, riflette le complesse dinamiche economiche e politiche di un paese che ha dovuto affrontare enormi difficoltà per mantenere la propria sovranità in un contesto internazionale ostile. Dalla proibizione e penalizzazione del possesso di dollari negli anni '90, passando per la legalizzazione e la successiva eliminazione del dollaro dalle transazioni interne, fino alle recenti riforme monetarie, ogni fase di questa storia ha avuto un impatto profondo sulla vita quotidiana dei cubani.
Nel 2025, Cuba si trova ancora di fronte a grandi sfide economiche, ma con la speranza di un futuro migliore grazie a una maggiore apertura e a nuove opportunità di sviluppo. La gestione del rapporto con il dollaro e con le valute estere continuerà a essere un elemento cruciale per il futuro economico dell'isola
Un peccato questo paese